domenica 22 maggio 2022

SCIROPPO DI SAMBUCO e GHIACCIOLI AUTOPRODOTTI

Ho due bambini golosissimi. Se segui il mio blog sai che ho anche una grande passione per l’autoproduzione. Le due cose spesso vanno pari passo e così mi trovo a realizzare ricette per le loro merende.

In estate un ghiacciolo piace a tutti, soprattutto quando il caldo attanaglia e si necessita di qualcosa che rinfreschi. Date le premesse di questo maggio temo che l'estate che ci attende sarà bollente ma i ghiaccioli in commercio se naturali costano un botto mentre se realizzati con sciroppi e coloranti artificiali non mi convincono.

Dato che i miei bimbi non si fermano ad un ghiacciolo al giorno ho pensato che la giusta soluzione fosse quella di produrre per loro lo sciroppo migliore. La natura mi da la materia prima che dolcifico con un buono zucchero. La preparazione dello sciroppo di sambuco è divenuto uno dei riti che metto in atto ogni anno. La primavera è un periodo molto ricco, la cosa che più mi piace è che tutti i frutti della natura che utilizzo per le mie produzioni di questi mesi me li regalano i campi o i boschi gratuitamente, senza sforzo e interferenze umane. Sono frutti ricchi della spontaneità delle stagioni e carichi di tutta la loro essenza di vita.

Qui di seguito vi posto la ricetta e le istruzioni per la realizzazione dello sciroppo di sambuco. Quando voglio preparare i ghiaccioli verso in una bottiglia da un litro e mezzo un pò di sciroppo ed acqua e mischio agitando bene la bottiglia, verso il contenuto negli stampini e lascio nel frigo la bottiglia con il rimanente per la produzione successiva. Solitamente preparo i ghiaccioli la sera così da averli pronti il giorno dopo.

Lo sciroppo di sambuco può essere inoltre utilizzato solo per aromatizzare l’acqua fresca da bere, da provare anche con l’acqua frizzante. Inoltre se ne può versare qualche goccia sul gelato appena fatto o raccontatemi voi come lo utilizzate.

Buona preparazione.

 

 

SCIROPPO DI SAMBUCO

30/35 mazzetti di fiori di sambuco

2 litri di acqua, se di rubinetto lasciatela decantare

2 kg di zucchero di canna

2 limoni non trattati

Dopo aver raccolto i fiori di sambuco assicuratevi di far andar via tutti gli insetti, li potete lasciare in un cesto di vimini qualche minuto in modo da agevolare la fuga. In seguito sciacquate velocemente i fiori sotto l’acqua o immergeteli in una bacinella. Prendetene uno ad uno e ritagliate tutti i rametti verdi cercando di lasciare solo la parte finale dell’inflorescenza. Lavate bene i limoni e tagliateli a fette.

Prendete un contenitore ampio e con coperchio. Versatevi all’interno tutti i fiori di sambuco e le fette di limone. Chiudete il contenitore e lasciate macerare per 3 giorni, in questo maggio caldissimo io ho riposto il barattolo nel frigorifero, di tanto in tanto mescolate il tutto.

Raggiunto il terzo giorno travasate con un colino ed una garza/tessuto tutto il contenitore in una pentola capiente. Strizzate per bene il tessuto spremendo completamente i fiori ed i limoni.

Aggiungete tutto lo zucchero e mettete sul fuoco a scaldare. Fate bollire per circa 20 minuti. Se desiderate uno sciroppo più denso fate bollire più tempo.

Nel frattempo lavate i vasetti che conterranno lo sciroppo. Io ho utilizzato il forno per la sterilizzazione. Metteteli senza coperchi su di una teglia nel forno e accendete il forno a 130°. Una volta raggiunta la gradazione lasciateli per 10 minuti circa. Unite i coperchi solo gli ultimi 3 o 4 minuti. 

Quando lo sciroppo sarà pronto versatelo nei vasetti CALDI, attenzione a non farli raffreddare altrimenti rischiano di scoppiare. Chiudete bene ermeticamente e riponete il tutto nuovamente in forno per altri 10 minuti. Lasciate raffreddare i barattoli in forno e quando li togliete controllate che il coperchio faccia il sottovuoto.

Si conserveranno per un anno circa.


giovedì 13 gennaio 2022

ANTINFLUENZALE SEMPLICE MA EFFICACE PER LE DIFESE IMMUNITARIE

 






Dopo tantissimo tempo eccomi ritornare in questa casa virtuale in cui in passato entravo quasi giornalmente. 

La mia vita da quei giorni è completamente cambiata, mi ritrovo nei fatti una donna molto più conscia di esserlo sebbene ancora ovviamente in cammino. Chissà che prossimamente rimetta mano a questo blog e descriva la mia attuale realtà e le motivazioni che mi hanno tenuta lontana da qui. Certo è che al posto di questa casa virtuale in questo periodo ho riempito di anime belle la mia casa reale, la gente e gli scambi di ricette, le pozioni, i consigli, i confronti non son mai mancati.

Tranne che per un periodo breve in cui le ho fortemente diminuite nella realtà le autoproduzioni non le ho mai abbandonate. Mi faccio ancora la pizza ogni domenica, il pane più volte a settimana, preparo le mie pozioni magiche naturopatiche, i miei Fervìda e nel frattempo ho scoperto nuove cose.

Ma oggi cosa mi porta qui? Una ricettina come sempre semplicissima ma valida che voglio salvare online e consigliare. E' un antinfluenzale. Già QUI avevo postato la mia ricetta dell'inverno, con quella mi sono guarita un bel pò di faringiti in passato abbinandola alla propoli pura. La ricetta di oggi direi che è ancor più potente ed è ottimo rimedio per la prevenzione dei mali stagionali. Consiglio di preparare questo intruglio nel mese di agosto o settembre e iniziare subito ad assumerlo e durante tutto l'inverno continuare a prepararlo ed assumerlo. 


Sono partita da una ricetta base che mi ha inoltrato una cara amica (con le anime belle c'è risonanza di attrazione) e poi come sempre sono andata ad occhio. Ecco  cosa serve.

500 ml di aceto di mele o Fervìda di qualsiasi tipo e età

10 spicchi di aglio spellati e schiacciati

3 rametti di rosmarino

5 rametti di timo

1 cipolla affettata

1 limone a fette

2 peperoncini a pezzi

1 pezzo di radice di rafano (io non riuscivo a trovarla e non l'ho messa)

1 cucchiaio di curcuma in polvere o un rizoma di quella fresca affettato

1 pizzico di pepe

1 rizoma di zafferano finemente tritato o affettato

miele circa 100 gr


Basta prendere un contenitore ampio e mettere il Fervìda o aceto con tutti i vegetali. Chiudere ermeticamente e lasciare un mese al buio. Questo intruglio odoroso e colorato deve essere mescolato ogni giorno. Trascorso il mese si filtra tutto ed il liquido ottenuto lo si unisce a circa 100 gr di miele, io direi tanto miele quanto si gradisce. E' bene assumerne giornalmente un cucchiaio. 

Questa ricetta è una bomba, basta organizzarsi per tempo per la preparazione.


Ci ritroviamo alla prossima ricetta o al prossimo racconto 😉


giovedì 8 febbraio 2018

microrganismi effettivi: FERVI'DA PER OGNI COSA


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Fervìda con pietra pomide per la lavatrice
 
In alcuni passati post vi avevo nominato i Microrganismi chiamati in Italia "Fervìda" o FV. Ho scoperto questo mondo nel 2014 tramite un gruppo FB, dopo alcuni mesi di studio delle sperimentazioni altrui mi sono messa a produrli anche io.
Vi lascio i link dei post in cui ho anticipato l'argomento, qui e qui.
Dopo circa 4 anni casa mia viene pulita con i Fervìda, in più ogni giorno io, mio marito e mio figlio ci beviamo un buon numero di gocce di Fervìda, e questi finiscono anche in abbondanza nelle mie creme e prodotti per la pulizia personale.
Ho contagiato in questo processo anche mio padre che ha riempito parte del suo tempo di pensionato con i microrganismi, e alcuni (pochissimi rispetto a quello che pensavo) amici divenuti grandi sostenitori.
Dei Fervìda vi posso dire che sono la fermentazione di frutta/verdura/semi/erbe... Questa fermentazione si attivata con acqua e zucchero o miele. Per attivarsi la fermentazione si deve mettere il vegetale scelto, mondato e lavato, in un bidone, meglio se di plastica e di grandi dimensioni, e fatto macerare per alcuni mesi con una proporzione di acqua e miele in base al tipo di vegetale ed alla dimensione del bidone che contiene il tutto.
Per le pulizie di casa si possono far fermentare gli scarti della cucina messi tutti insieme (bucce, parti legnose, gambi, foglie), mentre per l'assunzione orale o l'utilizzo della persona è bene far fermentare vari ingredienti singolarmente e poi unirli a fine fermentazione.
Dopo 1 anno dall'inizio della fermentazione si può prelevare il succo (Fervìda) ed utilizzarlo per le pulizie di casa, per concimare l'orto, per pulirci una quantità infinita di cose, per regalarlo alla natura versandolo in fiumi e laghi, per fare del bene alla propria persona assumendolo o mettendolo su parti del corpo dolenti. Il vegetale fermentato, ricco di microrganismi per due o tre anni può essere riutilizzato per nuove fermentazioni. Mentre il Fervìda estratto più passano gli anni più diviene pregiato grazie al suo arricchimento in microrganismi.
I microrganismi sono una vera manna.
Il metodo di sviluppo dei microrganismi che utilizzo proviene dalla Tailandia, Pa Chang, ora una anziana e dolce signora aperta all'umanità, li ha riscoperti dai monaci e ha iniziato la loro produzione donandoli/vendendoli a chi ne richiedeva e pubblicizzando in ogni modo il loro metodo di produzione così che chiunque potesse autoprodurseli autonomamente facendosi del bene.
Io ho scoperto i FV (fervìda) da un gruppo in facebook, un Italiano che vive in Tailandia da anni, appassionato amatore dei FV ha generosamente pensato di creare un gruppo italiano per permettere a noi di acquisire la conoscenza di questo mondo e le loro tecniche di realizzazione. Ecco il link al gruppo FB .
Vi lascio anche il link a  questo video in cui viene spiegato in modo semplice cosa sono e come si producono.
 
Vi consiglio di entrate nel gruppo FB e di leggere i vari file, le testimonianze ed i racconti, di analizzare le molteplici domande poste agli esperti del gruppo, che gratuitamente si sono messi a studiare i Fervìda e hanno donato tempo a tutti noi che oggi li utilizziamo e amiamo. All'interno dei file vi sono anche ampiamente spiegate le tecniche di realizzazione dei FV e consigliati i vegetali da utilizzare.

una parte dei bidoni con Fervida in fermentazione
 
 
Tutto questo preambolo per raccontarvi che le mie lavatrici, grazie ai Fervìda, non inquinano più, anzi fanno del bene all'ambiente.
Io da mesi lavo solo con i FV, fino a settimana scorsa ne utilizzavo due, uno di noci saponine ed uno, chiamato Arcobaleno, derivato dagli scarti della cucina. Con solo questi FV le mie lavatrici da mesi non inquinano e per di più fanno bene alle falda acquifera. Ma ora vi è una novità che mi permette di risparmiare ancora di più non dovendo nemmeno acquistare le noci saponine per nuove fermentazioni.
 
Una biologa, che da tempo segue il gruppo e che ha condotto vari studi sui FV, ha scoperto che questi in unione ad una pietra pomice possono essere gli unici elementi necessari per i nostri lavaggi degli indumenti. Basta mettere dei FV in un contenitore di vetro, immergervi una pietra pomice (meglio se delle Eolie) in modo che si imbibiscano bene di FV, poi una volta riempito il cestello della lavatrici di vestiti mettere la pietra pomice in un calzino di spugna, chiuso da un laccetto per non far uscire la pietra durante il lavaggio con il rischio di rovinare gli indumenti, e attivare l'elettrodomestico al solito lavaggio (unica accortezza l'utilizzo massimo di 60 gradi in modo che i FV si mantengano anche alle temperature alte). Per profumare il bucato, e qualora l'acqua di casa fosse dura, si può in aggiunta mettere un po' di FV nel cestello dell'ammorbidente con qualche goccia dell'olio essenziale preferito.
Niente detersivo, niente ammorbidente, niente costi per gli acquisti di entrambi, niente imballaggi né del primo né del secondo, niente trasporto per entrambi. Che dire? Magico!
 
 

i FV pronti per l'assunzione orale invecchiati due o tre anni
 
 
Ringrazio tutte le persone che hanno permesso questo arricchimento per me e la mia famiglia. Stefano prima di tutto che dalla Tailandia ci ha insegnato cosa sono e che ancora oggi ci aiuta a produrli con amore per il prossimo; la biologa Carmen che ha avuto fiducia dei fermenti che li ha studiati e che ci ha dato sempre risposte competenti alle varie domande a lei poste da chiunque nel gruppo e che ha scoperto l'utilizzo della pietra pomice; Maurizio (marito di Carmen) che ha gratuitamente raccolto molte pietre pomice che si riversavano sulle spiagge siciliane e ce le ha spedite;  Tutti coloro che ogni giorno sperimentano l'utilizzo dei FV sia per l'uso quotidiano che per alcuni casi particolari e che ne fanno menzione nel gruppo donandoci nuovi saperi.
 

 
Cosa aspetti? Inizia anche tu a produrre per farti e farci del bene!
Il mondo dei FV è vasto e scoprirai per quante cose questo metodo semplice e naturale possa servire.
 
 

martedì 23 gennaio 2018

LATTE DI SEMI DI ZUCCA





 
Oggi ho preparato una ricetta facilissima e gustosa per la colazione. Ho riutilizzato quello che sarebbe uno scarto per fare un bevanda niente male!
Ho pulito una zucca e l'ho privata dei filamenti interni e dei semi. I semi li ho lavati e li ho messi da parte per fare questo latte vegetale (mi permetteranno ancora di definirlo latte?).
Io adoro la zucca mentre mio marito non tanto a causa del suo gusto dolce, ne compro comunque tantissima perché la utilizzo sempre per il brodo che faccio per il mio bambino. Così ho una marea di semi di zucca. Una parte di semi li ho già da tempo puliti e conservati per la prossima estate, spero che per i mesi caldi saremo finalmente a vivere in cascina e quindi di far germogliare i semi per poterne avere piantine e poi altre zucche. I semi che ogni zucca ci dona sono veramente tanti e quindi, non avendo voglia di stare al momento a sbucciarli per mangiarli li stavo gettando. Questa ricetta è ottima per ridurre lo spreco e per avere il meglio dalla nostra cucina data la proprietà di questi semi.
Ho scoperto che al mio bimbo le bevande vegetali piacciono tantissimo, non appena apro il frigorifero lui va alla ricerca della bottiglietta o del brico di latte e me lo chiede. La maggior parte di quelli confezionati, ne tengo sempre uno o due di scorta per quando ho i tempi ridottissimi, sono pazzescamente dolci oltre che costosi. A me personalmente queste bevande confezionate non piacciono molto a causa del loro gusto eccessivamente zuccherato, ma a lui piacciono. Cerco così di prepararne sempre di miei, il più gettonato per via della facilità di realizzazione al momento è quello di avena con l'avena in fiocchi.
 
Questa ricetta l'ho presa dal bellissimo blog di Stella. Lei è sempre fonte di meravigliose ricette e di splendidi consigli. Andate a sbirciare da lei le proprietà dei semi di zucca.
Di Stella vi consiglio anche il suo nuovo sito La rete del bio, dove propone varie aziende prodruttrici bio in modo che il consumatore possa mettersi direttamente in contatto con loro senza intermediari. Veramente un ottima e pratica idea per chi apprezza il biologico e vuole togliersi, anche solo parzialmente, dal sistema commerciale della grande distribuzione.
 



BEVANDA DI SEMI DI ZUCCA
100 gr di semi di zucca
700 ml di acqua
2 datteri
una puntina di cucchiaino di cannella


La ricetta è semplicissima.
Dopo aver pulito la zucca dai filamenti e dai semi lavate questi ultimi sotto l'acqua corrente.
Metteteli in un frullatore potente, io utilizzo sempre il Vitamix, o una macchina per il latte vegetale,  consiglio Soyabella per la praticità del cestello interno, unitevi il resto degli ingredienti e frullate per qualche minuto fino a che non diventa tutto omogeneo. Con un tessuto, lavato con un prodotto naturale, filtrate. Vedrete quanto sarà ridotto lo scarto finale e sentirete che delizia il latte prodotto.
Se vi va di provare a realizzarlo fatemi sapere cosa ne pensate.





venerdì 11 agosto 2017

CHIPS DI ZUCCHINE




Un mio debole? Le Patatine!
Sono proprio il punto dolente della mia alimentazione.
Quando vado a fare la spesa nel supermercato vicino a casa cerco di non arrivare fino al reparto dove ci sono gli snack, fortunatamente si trova giù in fondo e ci si deve andare appositamente. Solitamente cerco di fermarmi prima, in modo che nemmeno le vedo, altrimenti, una volta davanti ai miei occhi finiscono al 99% nel carrello. Difficilissimo che riesca a dire di no e poi ... una tira l'altra.
Non c'è etichetta che tenga, olio di palma o conservanti che mi fermino, il gusto con le patatine è tutto! ed il palato mi rimbambisce gli occhi che leggono gli ingredienti ed il cervello.
 
Per ovviare all'abbuffata traditrice ogni tanto mi auto imbroglio. In inverno con le chips di zucca esiccata ed in estate con quelle di zucchine.

Da preparare sono veramente semplicissime
una lavata alla verdura    (acqua e fervida ... si prima o poi vi racconterò dei fervida, pazientate)
una affettata    (o con il pelapatate o con il pratico affettaverdure)
una salata    (per me sempre un filo di sale rosa dell'Himalaya)
una essiccata    (ho disintegrato a forza di utilizzo il vecchio essiccatore ed ora è arrivato quello nuovo, essiccatore Domus , non ci sono paragoni anche se ci devo ancora prendere la mano)
eeeee si gusta!!!
 
 
L'altra sera le ho preparate e lasciate a mio marito per un aperitivino l'ultima oretta di lavoro prima di cena.
 
 
 
 

giovedì 3 agosto 2017

FORMAGGIO SPALMABILE DI MANDORLE






Da quanto non mi prendo un attimo di tempo per il mio blog!
Mi manca...
Mi manca molto il dedicare tempo a riorganizzare le mie ricette, ad appuntare le mie prove, a pensare a qualcosa da scrivere, a elencare gli argomenti da trattare, a scaricare le fotografie fatte per metterle in archivio con un senso logico e con delle didascalie. Ora invece ho una marea di immagini alla rinfusa, di foto fatte a piatti messe li a casaccio in una cartella, di molte ricette non ricordo nemmeno più gli ingredienti, per di più quella che già prima era una memoria labile ora è decisamente persa!
Le mie giornate scorrono in fretta e sono tutte piene, piene zeppe del mio bimbo. Gli angolini che saltuariamente si liberano durante la settimana sono stati sempre riempiti da obbligatori riposini miei, per ripigliare le forze, o da ricerche molto più urgenti da mettere in pratica che ovviamente girano intorno al monde dei bambini.
Ma sapete una cosa? Va bene così! Mi manca il mio spazio ma queste mie giornate mi piacciono un sacco. Ovvio a volte sono esausta e pure nervosetta, ma nonostante tutto son proprio belli questi giorni.
La sera quando ci mettiamo a letto per la nanna prima della preghiera faccio a Nathan il riassunto della giornata, elenco cosa abbiamo fatto durante tutto il giorno, così anche il papà che sta con noi in quel momento sente ed ha un resoconto di cosa fa il suo bimbo. Ogni volta rimango sorpresa da quante cose facciamo, pure quando sembra che non abbiamo fatto poi tanto.
Son poi consapevole che questo sarà un periodo e non sarà così tutta la mia vita, questo pensiero mi da la forza quando le giornate son proprio difficili.
 
Con le autoproduzioni non mi sono fermata. Assolutamente no!
Ovvio ho diminuito e non preparo più il lievito madre, il kefir, il kombucha, i fervida, lo yogurt, i saponi... tutti insieme e tutti i giorni. Oltre che per motivo di tempo anche per questioni di spazio. La nostra cascina è ancora ferma alla fase catapecchia, è terribile la burrocrazia italiana, e siamo così ancora nella piccola casa in affitto. Il già poco spazio che c'era prima ora è stato lasciato a Nathan e quindi tante mie autoproduzioni non hanno nemmeno più un luogo dove poter essere messe.
Si fa quel che si può! Le mie mani a volte prudono e qualcosa mi devo mettere a produrre, a volte proprio con l'aiuto di Nathan :D
 
 
Dalla mia dieta giornaliera ho diminuito ancora di più i formaggi, ora siamo ad una volta (ad esempio la mozzarella sulla pizza domenicale, e certo la pizza alla domenica la preparo ancora!) al massimo due a settimana.
Volendo cucinare qualcosa che possiamo mangiare tutti tre, ed essendo Nathan svezzato con una dieta fisiologica di base vegan, devo per forza avere delle alternative da preparare. Già prima privilegiavo le ricette semplici, pratiche e con pochi ingredienti, ora motivo in più dato il poco tempo che ho.
Negli ultimi mesi ho iniziato a sperimentare le varie creme di semi oleosi e i formaggi. Ora sono in fissa con i formaggi preparati con le mandorle. A volte sono ricette che trovo in rete e che modifico in base ai nostri gusti e cercando sempre di ridurre gli ingredienti, altre come per i prodotti da forno sono mie invenzioni improvvisate. Mio marito mi prende in giro e dice che quando mi fisso su una cosa gli tocca mangiarla fino allo sfinimento, ma si arrabbia pure perché troppo spesso non prendo gli appunti per gli ingredienti usati e quando ne escono delle leccornie poi non so riproporle perché ho dimenticato cosa ho utilizzato e le quantità. 
Oggi posto la ricetta del formaggio spalmabile, si addensa come una mozzarella ma è facilmente spalmabile con un coltello. Prossimamente invece appunterò la ricetta per la ricotta, ovviamente di mandorle.
Non amo molto utilizzare gli amidi, in questo caso ne servono due cucchiaia. Gli amidi tendono a formare una colla nell'intestino che a causa della sua consistenza questo rischia di non ripulirsi bene, ma una volta ogni tanto ci può stare. Poi se ben guardiamo è sempre meglio dei latticini veri e propri, che ammetto di amare comunque sempre molto (il palato è palato!)
Questo formaggio lo si può mangiare così come è semplicemente con un pezzo di pane, con una caprese tagliato a fette ed abbinato ai pomodori, o allungato con un po' di latte vegetale ed utilizzato per una torta salata (io in questo periodo lo unisco alle zucchine crude tagliate a julienne, un pizzico di lievito alimentare frullato con semi vari ed una base di pasta brisè. Immensamente buono! credetemi!)
Ditemi che ne pensate se vi va di autoprodurvelo.





FORMAGGIO SPALMABILE ALLE MANDORLE
80 gr di mandorle senza guscio lasciate ammollare per almeno 8 ore
240 gr di acqua
2 cucchiaia di amido di mais bio
2 cucchiaia di succo di limone
1/2 cucchiaino di lievito alimentare  (lievito a scaglie tipo questo)
un pizzico di sale rosa dell'Himalaya

Le mandorle potete usarle sia pelate che non. Io solitamente le utilizzo pelate e poi ne spelo una parte, non tutte, durante l'ammollo. Si spelano molto facilmente dopo alcune ore di ammollo. Ogni tanto durante le ore di ammollo cambiate l'acqua soprattutto se lo fate in estate e fa molto caldo.
Si deve scaldare metà dell'acqua e metterla in un frullatore tipo Vitamix con le mandorle e frullare molto bene. Dopo di ché si uniscono tutti gli ingredienti e si frulla ancora per amalgamare bene tutto. A questo punto serve un padellino, si versa il composto nel padellino e si fa cuocere a fiamma bassa tenendo sempre ben rimestato. Si compatterà tutto. Si deve lasciar cuocere per circa un minuto e poi riversare in una cocottina. Lasciare raffreddare e mettere in seguito nel frigorifero per qualche ora.
Una volta tolto dal frigo è pronto da gustare.



sabato 16 luglio 2016

E LA VITA CONTINUA...






Eccomi dopo alcuni mesi dall'ultimo post con la mia nuova vita.
A metà dicembre dello scorso anno, con due giorni di anticipo, è nato il mio Nathan Art. Meno di 3 kili di Amore e Tenerezza.
Che dire se non che la nascita di un figlio è un esperienza immensa, profonda, unica?!?!!
Il mio ranocchietto all'ultimo minuto ha cambiato il nostro programma pensato per la sua nascita. Dopo circa un oretta che siamo arrivati in Casa Maternità per una nascita quanto più naturale e tranquilla ecco che le ostetriche ci informano che il liquido è tinto. Al contrario di come sono sempre stata, una persona che al minimo inghippo ingigantisce il problema e va in panico, non mi sono spaventata, non mi ha nemmeno minimamente sfiorato il pensiero che questa situazione nuova avrebbe potuto intaccare negativamente il mio piccolo, ero tranquilla, io sapevo che lui stava bene, era così!!!. Ci siamo trasferiti all'ospedale di Varese dove è nato.
La mia ostetrica mi ha seguita in ospedale ed è stata praticamente lei che mi ha fatto partorire aiutandomi e consigliandomi le varie posizioni. Mio marito mi è sempre stato accanto ed ha vissuto tutti i passi del travaglio e della nascita del nostro cucciolo in modo attivo.
Purtroppo in ospedale non hanno acconsentito al Lotus Birth a cui noi tanto tenevamo, abbiamo almeno ottenuto di portare a casa la placenta, ora attende nel freezer di essere sotterrata sotto un albero nella nostra futura casa. Il liquido tinto ci ha poi obbligato a permettere alla neunatologa la visita del ranocchietto e la sua pulizia, nei miei programmi non volevo venisse toccato da nessuno se non mio marito fino al giorno successivo alla sua nascita. Importante è che siamo riusciti a mantenere il cordone attaccato alla placenta fino a che ha pulsato, per lasciare così defluire tutto il sangue in essa contenuto, e che il mio piccolo mi sia stato messo sul petto in modo da avere quel magnifico incrocio di sguardi, quell'imprinting tanto fondamentale per noi.
Tutta l'esperienza vissuta fino ad oggi è stata splendidamente emozionante: la gestazione con tutte le particolarità dei vari mesi, la pancia che cresce pian piano, il travaglio con i dolori che finalmente so cosa sono, la Nascita, il primo abbraccio, le prime insicurezze, i suoi primi pianti ed i cambi del pannolino, le notti passate ad allattare e pure le giornate intere, i suoi primi sorrisi, i suoi sonnellini tanto desiderati per poter finalmente riposare anch'io....
Mi ci vorrebbe un blog e una marea di tempo solo per poter esprimere tutte le emozioni provate fino ad ora e raccontare questa meravigliosa nuova vita.
Oggi mi è chiaro che non potrei più farne a meno di lui!!!
Quegli occhi e quel sorriso sono ormai parte di me!
 
In alcuni momenti la fragilità, soprattutto nei primi giorni a casa e durante la quarantena, è totale e disarmante. Ho capito che ci si deve lasciare andare completamente alle emozioni dandogli libero sfogo. Devo dire grazie ai consigli ed aiuti della mia splendida Doula Anastasia che mi è sempre stata a fianco. Ovviamente grazie anche e soprattutto a mio marito che mi ha saputa avvolgere e coccolare come se io stessa fossi una piccola bimba da tutelare e rassicurare. Questa nascita è sicuramente un passaggio per noi ed una opportunità nuova, una crescita sia personale che di copia.
Nei giorni della quarantena ho notato che le emozioni sono talmente tanto forti ed improvvise ma anche a volte contradditorie che caratterizzano fortemente questo periodo. Per meglio vivere questi giorni e riposare il più possibile ho chiesto aiuto sia per le faccende domestiche che per la preparazione di pranzi e cene, e qui un altra mia amica, Annalisa, ha saputo eccellere in bontà e dedizione.
 
Ora il mio Nathan ha sette mesi. Ha imparato da poco a stare seduto da solo e penso che a breve inizierà a gattonare. Non ha provato altro che il mio latte fino ad ora ed è pieno di salute.
E' un bimbo sereno. La sua serenità è la ricompensa per il mio ruolo di mamma, è come se mi ripagasse con sacchi di oro.
 
Ho una marea di ricette culinarie fotografate negli ultimi mesi di gestazione, appunti abbozzati in nuovi post per approfondire alcune tematiche... chissà quando riuscirò a rimettermi al pc per pubblicare qualcosa?!?!
Ora la priorità l'ha il mio Nathan. Mi prende ogni momento della giornata ed io gli dedico il mio tempo con estrema soddisfazione.

Ovviamente non è sempre semplice, ogni mamma passa momenti in cui anche solo farsi una doccia sembra una cosa impossibile, figuriamoci tutto il resto. Per me e mio marito alcuni momenti sono ancor più difficili dato che non abbiamo nessun parente su cui appoggiarci. Ma ce la stiamo facendo.



Nel frattempo stanno procedendo anche i lavori per la nuova casa. Lavori che in realtà sono ancora fermi al progetto dato che il comune continua a bocciare le nostre idee. Ce la faremo!
Non vedo l'ora di trasferirmi in mezzo al verde nella mia casa di legno con la mia famiglia :D

 
 
Sto vivendo il mio sogno....
 
  
 
 

lunedì 28 settembre 2015

I CAMBIAMENTI DELLA VITA...



 Io ed il mio cucciolo al suo 4° mese - nell'installazione d'arte di Robert Irwin (Villa Panza - VA)

 
Questo 2015 io e mio marito ce lo ricorderemo per sempre.
Come per il 2007 quando ci incontrammo la prima volta, il 2009 quando iniziammo a vivere insieme, il 2013 quando ci siamo sposati è ora arrivato anche un altro anno dispari molto importante per noi.
 
Questo è l'anno dei maggiori cambiamenti.
Prima abbiamo avuto il periodo dell'innamoramento e del sentimento puro, poi arrivata la concretezza di una vita di coppia, la costruzione di una base solida, il duro lavoro direi! Il nostro obbiettivo è sempre stato innanzi a noi e così abbiamo impostato la nostra vita insieme con le idee chiare. Questo ha comportato negli anni molteplici rinunce, tanti "no grazie", autoproduzioni a go go che volevano essere un valido aiuto al calcolo mensile dei conti economici, il vivere in una orrenda e piccola casa ma dal costo di affitto interessante, tante ore di lavoro dentro e fuori casa, soprattutto per mio marito!! Quanti vestiti visti e non comprati, quante volte a cui ho pensato al parrucchiere ma non ci sono andata (grazie a questo ho fatto però la splendida scoperta che mio marito mi sa tagliare i capelli corti ottimamente :D ), quante rinunce a cene con amici ed alle loro varie proposte....
Quando l'obbiettivo è chiaro le rinunce posso divenire non dolorose ma un dato di fatto semplice e solamente pratico. Non per altro noi sentiamo di non esserci fatti mancare nulla in questi anni, del resto i nostri viaggi li abbiamo fatti - a modo nostro ovviamente, nel nostro modo di concepire le avventure e le scoperte dei luoghi - le cose fondamentali per noi le abbiamo sempre avute, ed abbiamo fatto anche compere importanti derivate da una scelta consapevole, è un insieme, un modo di vivere.
 
Ad oggi in questo 2015 iniziamo a tirare le somme.
I nostri obbiettivi sono sempre stati né più né meno quelli di ogni famiglia: una casa e dei figli.
Obbiettivi raggiunti :D
 
Questo è proprio l'anno dei cambiamenti.
 
Il primo evidentissimo cambiamento lo mostra il mio corpo, con una splendida pancia che dichiara sempre  più chiaramente il suo contenuto. Come già vi ho anticipato in un post precedente dentro di me c'è un piccolo esserino ora arrivato al suo 7° mese. E' un maschietto.
La trasformazione non è solamente fisica, sto cambiando tutta, in modo molto lento e delicato ogni mese il mio piccolo mi sta insegnando ad essere mamma e ad avere questa consapevolezza. Sto vivendo con lui la sua crescita, i suoi cambiamenti da feto, tutti i suoi sviluppi ed i progressi che già compie, i suoi movimenti mi mostrano ogni giorno che lui c'è, che è vivo e che al momento se la gode alla grande!!
Mi sto preparando alla sua nascita, ad essere una mamma che abbraccia il suo piccolo, che lo coccola, che gli dedica tempo, attenzione, e che lo riempie di amore.
Io e mio marito stiamo pian piano lavorando sulla consapevolezza che siamo genitori e che questo comporterà sempre più cambiamenti anche tra di noi. Io sarò sempre moglie, ma avrò un lavoro da compiere di tutto pregio per un po' di tempo e per questo la solidarietà di mio marito ed il suo appoggio di papà saranno indispensabili e faranno la differenza.
Leggo spesso di donne non comprese nemmeno dai marito per la scelta, a volte difficile dal punto di vista delle energie della mamma, del lungo allattamento al seno. Io sto facendo la scelta di relazionarmi ogni volta con mio marito in merito a queste difficoltà altrui per capire come noi potremo affrontare in futuro la cosa e le problematiche in generale. Penso che la solidarietà e la complicità di coppia siamo fondamentali per la crescita di un figlio, come ovviamente per la serenità dei due a prescindere dal figlio o meno. Sono proprio curiosa ed entusiasta di vivere anche queste nuove situazioni con mio marito, di metterci in gioco ed insieme guardarci in faccia contenti o magari pure risentiti ma con il fine condiviso di trovare un metodo per far crescere nostro figlio.
E' una vera avventura!!!! Una splendida avventura che abbiamo iniziato a vivere :D :D
 
Spesso ascolto i pensieri di molti genitori in merito al futuro che desiderano dare ai loro figli. Ovviamente ogni genitore desidera il meglio per i propri figli. Tra i vari desideri spesso mi capita di ascoltare cose concrete ma allo stesso tempo molto materiali. Io mi sono spesso chiesta cosa desidero per mio figlio, la parola principe che mi viene sempre in mente è Libertà. Non per altro con mio marito cercavamo un nome da dargli che avesse a che fare con la libertà (no, non ci siamo riusciti al momento a trovarne uno che soddisfacesse entrambi). Desidero che sia libero prima di tutto di essere chi vuole, e che ci insegni a condividere o accettare il suo essere, che sia libero di vivere le sue emozioni e non sia condizionato, libero di muoversi come vuole nel mondo, tra le persone, libero di avere la tua totale libertà.
Se penso al suo futuro certo mi piacerebbe studiasse, avesse una laurea. Ma non voglio io creargli le basi per poter fare il suo personale percorso. Io e suo padre vorremmo dargli le basi per crearsi da sé il suo percorso. Io mi innamorai ancor di più di mio marito quando scoprii che durante le superiori faceva dei lavoretti che gli permisero di racimolare qualche soldo al fine partire da Foggia per venire a Milano a frequentare l'Accademia che tanto desiderava, e che in tutto il periodo dell'università e del master, senza andare fuori corso e terminando sempre con ottimi voti si è mantenuto con tanto di casa in affitto lavorando e studiando e non chiedendo nulla alla famiglia - con questo splendido esempio di caparbietà, determinazione e coerenza come fare a non sperare una simile cosa per mio figlio!!??!! La Libertà assoluta di Costruirsi la Sua Vita!
 
 
 
 
 
Ma i cambiamenti continuano...
 
 
 
Il sogno comprende anche una casa. E sta arrivando :D
Da Bergamo sono venuta a vivere a con mio marito a Gallarate, paese strategico per il suo lavoro e per gli splendidi laghi e luoghi che questa zona offre.
Ecco un nuovo spostamento, non andiamo lontano, facciamo un piccolo salto al di là del fiume Ticino e ci spostiamo in Piemonte. Zona sempre comoda per il lavoro di lui e un'immersione nel verde come chiedevano i miei sogni. Mi piace molto l'idea di cambiare regione, sebbene rimaniamo a due passi da dove siamo ora.
Scopriremo come sono i Piemontesi, per di più quelli del piccolo paesino dove andremo a vivere in provincia di Novara. Avremo un figlio che nel tempo acquisirà l'accento tipico del Piemonte, divertente! Una bergamasca, un foggiano ed un novarese :D
 
La nostra casa sarà la porzione finale di un casolare dell'800. Mezzo distrutto ma con una spettacolare volta in mattoni. Abbatteremo quasi tutto tranne la volta al piano terreno che sarà la nostra futura cucina e costruiremo in legno con vetrate grandi per illuminarla il più possibile.
Tutta la casa è esposta a Sud e Ovest, una meraviglia baciata dal sole! Potremmo mettere i pannelli fotovoltaici, farci il pozzo per l'acqua, riciclare le acque piovane, avere una stufa (come quella che aveva mia nonna nella cucina), potremo farci un orto ed un piccolo frutteto. Io sogno anche due galline e un oca che ci faccia anche la guardia :D
Il tutto con lo sfondo sfavillante del Monte Rosa che brilla nelle giornate di sole.
 
 
La nostra vita in questa casa sarà ancora più semplice, più contadina, più naturale. I ritmi delle stagioni ce li darà la natura che ci avvolgerà e la terra che lavorerò (che imparerò a lavorare). Potrò aumentare le mie autoproduzioni grazie al maggior tempo che avrò ed allo spazio di cui finalmente disporrò.
Il mio sogno nasce da una baita sotto il Pizzo Redorta, dalle estati passate in quell'assoluta genuinità. Da noi bambini che ci divertivamo con una coperta e due rami che divenivano la tenda degli indiani, da una cascata di acqua gelida in cui si facevano le dighe e dove con il bel tempo ci si lavava, dalla stufa sempre accesa che ci scaldava e cuoceva i nostri cibi, dalla granatina fatta di ghiaccio messo in uno strofinaccio e pestato con il batticarne-succo di limone-zucchero e la rusumada fatta quando avanzavano le uova.
 
 
 
 
 
In questa casa potremo tra qualche tempo, un tempo che definiranno le nostre future finanze, creare un B&B. Siiii, il mio sogno comprendeva anche ospitalità per estranei ed un modo per rendere la casa una rendita per il periodo che non avrò lavoro perché impegnata a fare la mamma. Già mi vedo a preparare muffin e torte per i miei futuri ospiti ed a cimentarmi finalmente con l'inglese al fine di colloquiare con quelli che arrivano dall'estero.
 
Tutto un immenso sogno che diviene realtà ed una meravigliosa nuova avventura!!! 
 
 
 
Vi racconterò .....
 
un Sorriso
 
 

giovedì 23 luglio 2015

OLIO DI OLIVA PER NUTRIRE LA PELLE...





Ciao a tutti,
Oggi vi parlo di OLIO. Oltre al consumo alimentare sapevate che può essere di grande aiuto anche per la nostra pelle?
Il mio consiglio va verso l’olio biologico, che l’olio abbia o meno il certificato bio è il meno male, cercate un contadino che vi assicuri il buon olio ed il trattamento naturale delle olive. Per alcune ricette che vi propongo oggi è consigliabile l’utilizzo dell’olio evo (extra vergine di oliva), per altre invece basta anche quello normale.
 
 
Crema per il viso.
Prendete un contenitore piccolo, va benissimo un vecchio dispenser di ceramica o vetro di qualche crema, ma anche piccoli vasetti delle marmellate. Lavatelo con acqua e sapone, sterilizzatelo qualche minuto in acqua bollente, asciugatelo bene (consiglio di utilizzare come strofinaccio un panno lavato con solo sapone di marsiglia e senza ammorbidenti chimici).
Mettete al suo interno del semplice olio evo.
La mattina e la sera dopo aver lavato il viso potete utilizzare l’olio al posto della solita crema. Vi basterà intingere il dito nel barattolo prendendo dell’olio e passarlo sul volto, massaggiate bene e vedrete che l’olio verrà facilmente assorbito dalla pelle lasciandovela lucente ma non unta.
Io è da più di un anno che non utilizzo più alcuna crema per il viso ma semplice olio.
 
Lucidalabbra
Con la stessa procedura della crema per il viso potete utilizzare l’olio evo anche per le labbra. Vi lascerà le labbra morbide e con un effetto gloss.
L’olio ci aiuta a non far screpolare le labbra e ce le protegge sia dal sole che dal freddo.
 
Maschera per i capelli
Se desiderate una maschera per i vostri capelli secchi riempitevi la testa di olio. Va bene sia l’olio semplice di oliva che evo. Pettinate i capelli ed ungeteli con l’olio su tutta la lunghezza, coprite poi la testa con della pellicola trasparente o meglio ancora con una cuffia per la doccia (che potrete riutilizzare più volte lavandola bene ad ogni fine trattamento). Meglio avvolgere la testa anche con una salvietta in modo da tenerla ben calda. Lavate poi i capelli con lo shampoo come fate solitamente.
Non è consigliabile questo procedimento a chi ha i capelli grassi.


Struccante per il viso
Cosa di meglio di un po' di olio evo su di una spugnetta per struccarsi gli occhi. Credetemi è il migliore. Non esagerate, ne basta un velo, vi toglierà ogni traccia di mascara, ombretto, fard... Provare per credere.
 
Per un massaggio muscolare
Se avete i muscoli dolenti, o vi siete presi uno strappo muscolare, l’olio vi servirà, unito al favoloso aceto di mele, per un massaggio. Mescolate l’aceto di mele con un po’ di olio in un bicchiere e poi massaggiate frequentemente la parte dolorante. Dopo il massaggio è meglio tenere la parte al caldo con un cuscino di sale preventivamente scaldato o un tessuto di lana. Se non avete nulla con voi per scaldare il pezzo utilizzate un phon, scaldate bene il muscolo e coprite anche solo con un fazzoletto.
 
Crema corpo pre-doccia
Quando fa tanto caldo e la percentuale di umidità è alta io non riesco a mettere la crema dopo aver fatto la doccia perché tende a farmi sudare molto, in quei caso utilizzo questo metodo che mi permette di nutrire comunque la pelle e di averla morbida.
Prima della doccia mettete su tutto il corpo l’olio di oliva, meglio se prima vi spazzolate la pelle con una apposita spazzola per il corpo. Attendete qualche minuto e poi fatevi la doccia, lavatevi tranquillamente con del sapone naturale e leggero. Vi ricordo anche l'utilizzo delle farine per lavarvi, ecco qui il link dove ve ne parlo.
Una volta usciti dalla doccia, dopo esservi asciugati, vedrete e sentirete come la vostra pelle sarà ben idratata e non necessiterà di ulteriore crema.
Potete fare la stessa cosa per il viso anche se su questo consiglio comunque di mettere un filo di olio anche dopo la doccia.
 
 
 
Ecco cosa conteneva il mio beauty case lo scorso anno, solo prodotti per la bellezza realizzati da me.
Qualche olio essenziale, la mia spugnetta, argilla bianca-verde per le maschere del viso, il dentifricio, l'olio evo come crema del viso, riso-bicarbonato-o.e. di lavanda per la doccia, bicarbonato per lavare i capelli. Nella foto non ho compreso il deodorante ed il colluttorio, anche loro sempre presenti.
Tutti prodotti estremamente semplici, che richiedono un minuto per essere realizzati, che non inquinano e che ci fanno bene :D
 
 

martedì 14 luglio 2015

KOMBUCHA, METODO A FREDDO - TRASFORMAZIONE IN ACETO e altro ancora...





Questo post vuole essere un integrazione a quello precedente, che trovate qui,  dove descrivo che cosa è il kombucha, il metodo di utilizzo e di produzione. 
In questo nuovo post ho raccolto alcune varianti che ho trovato in questi mesi molto comode ed utili.



Tutti i metodi per velocizzare e variare in positivo le mie autoproduzioni son assolutamente ben venuti e ben apprezzati. Tempo fa diedi ad un amica un "fungo" di kombucha, nonostante la faccia attonita del marito che tra un po' non mi sopporterà più a causa delle molteplici influenze "strane" che porto ai piatti di casa sua. Prima ci furono i germogli, poi il kefir, in seguito il kombucha, i frullati verdi ed ora pure i Fervida   - Perdonami Filippo!!!!!  :D :D
Dopo qualche mese in un confronto in merito all'utilizzo del kombucha questa carissima amica mi raccontò il suo nuovo metodo di produzione. Dato che sveltisce di molto la procedura di preparazione del tè ho provato immediatamente ed ho mantenuto questa modalità che vi propongo come alternativa a quella del precedente post.

Kombucha medoto di produzione a freddo.
Come sempre si deve calcolare la quantità di acqua necessaria ed il peso del tè in foglie o la quantità di bustine. Si uniscono i due ma senza far preventivamente scaldare l'acqua, si attende poi l'infusione per almeno 3 ore.
Una volta passato questo tempo si tolgono le bustine o si filtra con il colino il tè in foglia, successivamente si mette lo zucchero, e si mescola molto bene per farlo sciogliere del tutto. Poi si procede come nel motodo a caldo, cioè si versa il tè in un recipiente grande e ci si adagia all'interno il  "fungo" di kombucha che fermenterà almeno una settimana coperto da un canovaccio.

Aumentare la produzione dei "funghi" di Kombucha
Per comodità chiamo il kombucha fungo ma ricordiamoci bene che è un insieme di molti batteri.
Per aumentare il numero di dischi di kombucha basta lasciare a fermentare per più tempo dei "figli". Io ho preso più recipienti ed ho messo, anche per alcuni mesi, alcuni piccoli di kombucha in fermentazione in un tè maggiormente zuccherato (oltre allo zucchero standard ne metto uno o due cucchiaia in più). Questo mi permette di avere tanti bei bianchi e grassocci kombucha sempre pronti da regalare o da utilizzare per nuove fermentazioni di tè o aceto.



Aceto di kombucha
Se volete che il vostro tè di kombucha si trasformi in aceto non dovete far altro che lasciare il "fungo" in fermentazione più a lungo, un pò di settimane. Per la quantità di tempo vale la prova del gusto, se sa di aceto è pronto.  Potrete usare l'aceto ottenuto sia per condire le vostre insalate che per le pulizie domestiche.

Vacanze e kombucha
Se dovete fare un viaggio, anche lungo, potete lasciare tranquillamente il vostro kombucha a casa. Mettetelo in fermentazione nel tè aumentando un pò la dose dello zucchero (così avrà di che nutrirsi anche per lunghi periodi). Lasciandolo in perenne fermentazione al vostro rientro troverete un buon aceto di kombucha, vi accorgerete della trasformazione dal forte sapore acetico. Potete lasciarlo fermentare sia nel frigo, rallentando la fase di fermentazione, che in casa, a voi la scelta.

Insaporire il kombucha
Se desiderate dare al vostro tè di kombucha un gusto fruttato potete insaporirlo con della frutta a pezzi. Il procedimento è semplicissimo. Basta mettere nel contenitore del tè di kombucha, dopo aver tolto il "fungo" e travasato il liquido, un pò di frutta a pezzettoni (quella che desiderate: mele, melone, fragole, mirtilli...) e lasciarlo altri giorni a fermentare. Sentirete che gusto!!!

Kombucha in gravidanza
Purtroppo il kombucha non è consigliato in gravidanza perché leggermente alcolico. C'è chi comunque lo consuma, io ho scelto di non berne, anche se devo ammettere mi manchi molto, soprattutto quello della sera favolosamente digestivo.



lunedì 6 luglio 2015

UNA NUOVA VITA...



Quando da piccola qualcuno mi chiedeva cosa volevo fare da grande, dopo la fase della parrucchiera e dell'infermiera del periodo elementari, la risposta che mi veniva sempre in mente era: fare la moglie e la mamma.
E' stato il mio sogno di sempre, non mi sono mai scostata da questo nemmeno quando ho avuto varie possibilità di carriera, anche quando ero single ho sempre scelto lavori che mi dessero una tranquillità e rifiutato quelli in cui avrei dovuto mettere il lavoro al primo posto nella mia vita. Il primo posto ero certa che prima o poi sarebbe stato occupato da ciò che realmente ritenevo importante.
Ho conosciuto mio marito poco più di 8 anni fa. Quando le cose si iniziarono a far serie tra noi, potrei dire da subito, ho chiarito il mio modo di vedere la vita e la famiglia, una visione un po' singolare ma molto più naturale e centrata sulla coppia. La mia grande fortuna fu scoprire che quell'uomo che avevo innanzi condivideva molte mie idee. Il mio primo sogno si è realizzato quando ci siamo sposati 6 anni più tardi!
Abbiamo lavorato tantissimo su di noi sia individualmente che sulla nostra coppia in questi anni. In così poco tempo ne abbiamo passate veramente di belle e di brutte. Io ho sempre pensato che una brutta scossa iniziale sarebbe potuta esserci utile per consolidare o mettere in repentaglio totalmente la nostra relazione e da lì avremmo potuto capire quanto valevamo come coppia. Le scosse sono state brutte e difficili da vivere, con molta sofferenza, ma la consapevolezza che entrambi abbiamo oggi su noi stessi e su noi come coppia è valsa tanta sofferenza.
Nel nostro cammino insieme attendevamo il momento giusto per avere un figlio. Si, tutti dicono che un figlio sistema tutto e che a prescindere va bene. Ma io ho detto NO. Non volevo un figlio a prescindere. Io desideravo pazzescamente un figlio, ma solo nella serenità della nostra vita. Serenità che ovviamente non arriva per forza da fuori, ma da dentro di noi. Io e mio marito volevamo un figlio non a prescindere, ma lo volevamo nel momento giusto, quello che noi due e lui avremmo sentito essere il momento giusto.



Quando abbiamo iniziato a provare ad avere un bimbo immaginavo di rimanere immediatamente incinta, perché del resto eravamo pronti!! ed invece sono arrivati i primi mesi di delusione.
Non volevo che le delusioni prendessero potere dentro di me e così dopo pochissimi mesi ho deciso di fare un percorso con una psicoterapeuta per alleggerire le mie aspettative e trovare piacere a prescindere nella relazione con il mio corpo di donna. Nella mia vita il lato psicologico è fondamentale e ho scoperto che fa sempre la differenza un confronto ed un lavoro su sé stessi. Sono stata indirizzata dalla professionista ad un lavoro di gruppo che aveva come titolo "Sicurezza e libertà: Oltre i limiti, verso nuovi spazi." Mi ci vorrebbe un post lunghissimo solo per descrivere l'importanza di questo percorso. Di quanto mi abbia alleggerita, rinfrancata, rafforzata, stupita, liberata  questo lavoro su me stessa. Importantissimo è stato anche il rapporto con persone nuove, che non avevo mai visto prima, donne o uomini che avevano dentro di sé un mondo, che ho scoperto essere splendide, rimanevo ad ogni incontro affascinata dalla loro umanità, dalle loro storie, i vissuti, le loro difficoltà che con molta nobiltà affrontavano e trovavano il modo migliore per farle convivere con i loro bisogni. Scoprire cosa per me e per gli altri significava la Sicurezza ed allo stesso modo la Libertà mi ha permesso di liberarmi da pesi inutili, di creare spazio in me e di essere disponibile ad aspettare tutto quello che mi poteva capitare.
E così, dopo un annetto circa da quando iniziammo a provare ad avere un bambino il nostro bimbo ha saputo che a quel punto io ero Veramente pronta ed è arrivato. Veramente nel Momento Giusto!
        SONO FELICEMENTE INCINTA            ASPETTIAMO FELICEMENTE UN BAMBINO      
Ora sono al 4° mese ed il bimbo dovrebbe nascere a metà dicembre. Non sappiamo se sarà maschio o femmina. L'idea era di scoprirlo alla nascita, anche se ora la curiosità inizia a farsi sentire, soprattutto in me.
Il periodo che sto vivendo è splendido!! Vedere la mia pancia che pian piano cresce è una grande soddisfazione, è il mio secondo sogno che si  è avverato! A 38 sono mamma, si, perché anche se lui/lei non è innanzi ai nostri occhi, è qui, dentro di me. Siamo genitori!
In questi mesi ho avuto una forte stanchezza che mi ha obbligata a rimanere da subito a casa dal lavoro. Due mesi di malattia.
Penso che questa stanchezza sia stata una fortuna. Ovvio non è facile la giornata quando ci si stanca a fare nulla e i momenti di noia possono peggiorare la situazione. Ma questo mi ha permesso sin da subito di agire da mamma, di avere il tempo di coccolare il mio piccolo, di parlare con lui/lei, di godere del cambiamento del mio corpo portandogli attenzione. Cose che altrimenti mi sarei persa e che sin dall'inizio invece mi hanno fatta calare a pieno nel mio nuovo ruolo e nella mia nuova vita.
Può essere che prossimamente riesca a rientrare al lavoro, ma ora sono centrata ed ho già un contatto chiaro con il mio piccolo cucciolo, e sto insegnando a mio marito a fare lo stesso, relazionarsi con il nostro piccolino.
E' una esperienza splendida, che necessitavo vivere e che son certa aiuterà ancor di più me e mio marito nel nostro essere coppia.



In questo ultimo anno ho avuto modo di informarmi in merito al parto, nelle sue modalità e figure professionali, alle necessità durante il periodo di gestazione e dei primi anni del bimbo. Ho letto dei libri meravigliosi che mi hanno insegnato tanto: Willi Maurer La prima ferita e Il senso di appartenenza. Michel Odent La funzione degli orgasmi.  Gabriella A .Ferrari La comunicazione ed il dialogo nei primi nove mesi. Giorgia Cozza Bebè a costo zero.  .....
Ma soprattutto sono stata affiancata sin dall'inizio da una splendida Doula, che ho la fortuna di avere come amica, e che mi ha e mi sta spiegando, indirizzando, rassicurando, prestando cose... Anastasia mi sta aiutando ad essere mamma. Per ogni mio dubbio so che ho una persona che con semplicità e chiarezza si confronta con me, mi sento tanto avvantaggiata. E' stata proprio lei a darmi le varie proposte per il parto a parlarmi di ostetrica e non di ginecologa, lei che mi ha ben capita nel mio modo di essere e di vedere la vita ha saputo raccontarmi del Loths Birth, dell'allattamento e di tante altre cose importanti.
Così io e mio marito abbiamo deciso di far nascere il nostro bimbo alla Casa maternità Montallegro, dove ho trovato due ostetriche che hanno subito capito e condiviso la nostra visione naturale del parto e di gestire la vita. L'ostetrica da cui ho deciso di farmi seguire nello specifico ha molte affinità con me e mi sento molto sicura della sua professionalità.
Mi avrebbe fatto piacere un parto in casa, ma al momento la casa che abbiamo in affitto non è accogliente e sono stata contentissima di scoprire che esistono case maternità che mi libereranno dagli obblighi ospedalieri e che potessero far nascere il nostro piccolo come lui vorrà e come io necessiterò.
E' una avventura... e siamo solo allo splendido inizio, è tutto un divenire, un capire, un vivere, son tutti sentimenti ed emozioni.  Alla 14° settimana ho sentito il primo calcetto del mio bimbo, nei momenti di relax con lui in cui lo coccolo, gli canto la ninna nanna e gli racconto alcune cose, gli ho chiesto di farsi sentire e con la mano sopra la pancia ho avvertito il suo piccolo movimento. Al momento quel movimento sembra così delicato ed è così nuovo che una incertezza è normale averla, ma sono stata rassicurata, quello è proprio il mio bimbo che mi risponde. MAGNIFICO!!!
Ora che sono alla 16° settimana almeno una volta al giorno mi metto a coccolarlo ed a raccontargli qualcosa, mi risponde quasi sempre con il suo calcetto che è sempre più forte ed evidente.

Vi racconterò di questa nuova vita strada facendo... tra una ricetta culinaria ed un consiglio eco ;)


un Sorriso a tutti...

venerdì 26 giugno 2015

BRIOCHES VEGAN con lievito madre...




Negli ultimi mesi sono stata molto ferma, sono stata per tanto tempo obbligata all'ozio, posso dire però di aver lavorato in un modo nuovo, con il mio corpo. Delle motivazioni vi parlerò in un prossimo post.
Sta di fatto che ora, da circa tre settimane, ho ricominciato a muovermi. A necessitare di fare, di creare, di dare libero sfogo alle mie mani. Il tutto con dei tempi per me nuovi, ancora più lenti e rilassati rispetto a quelli dell'ultimo anno ma a cui mi sto adattando con molta serenità.
 
La prima cosa che mi è venuta voglia di fare è metter le mani in pasta.
Creare una bella massa corposa e lavorarla sul tavolo della cucina, spingere le mani nell'impasto morbido e plasmarlo.
Una delizia che chi ama fare il pane a mano ben conosce.
 
Il primo giorno ho sfornato ben 5 pesanti pagnotte di pane, nonostante in casa siamo solo in due a mangiarne. Era proprio la voglia di fare che ho lasciato a briglie sciolte ed ho prodotto, prodotto, prodotto... :D
Una gran soddisfazione.
 
Avendo del tempo maggiore rispetto all'ultimo periodo mi è venuta l'idea di tornare al lievito madre e lasciare perdere quello di birra. Così con estremo piacere ho ridato vita al lievito che il mio carissimo amico Nicola mi diede all'inizio del 2010. Nicola mi disse: una parte seccala e frullala può essere che ti verrà utile in futuro. Aveva ragione!!!
Ho preso la polverina che mi ha seguita durante i vari traslochi di questi ultimi 5 anni e che mi attendeva paziente in credenza. L'ho unita ad un po' di acqua ed un pizzico di miele. Per una settimana le ho dato da bere acqua e da mangiare nuova farina e saltuariamente un po' di miele. Ed ora è piena di energia e si gonfia e cresce che è un piacere.
Ora ho polverizzato e messo in un barattolino nuovamente il nuovo lievito dopo un bel po' di rinfreschi, pronto per il futuro.

 
 
Oltre al pane ho iniziato a preparare delle brioches per la colazione. Ho preso da ViolaMirtillo l'idea di base per delle briochines vegan ed ho adattato la ricetta a quello che la mia dispensa offre.
Ho fatto un po' di esperimenti con le varie farine e trovato quelle che sono maggiormente di mio gusto.
Con la quantità di ingredienti utilizzata possono uscire 6 brioches grandi come quelle della foto in alto, altrimenti le si possono fare anche più piccole, saziano molto. Le ultime che ho fatto le ho cotte al punto giusto e risultano molto morbide.
Alcune le ho farcite con la marmellata altre le ho lasciate vuote.
 
Vi lascio la ricetta, chissà mai che vi vada di provarle.
 

 
BRIOCHES VEGAN con lievito madre
230 gr. di farina tipo 2
50 gr di farina ai cereali integrale ( se non si ha questa farina si può utilizzare solo quella di tipo 2)
125 gr. di lievito madre, rinfrescato la sera prima
130 gr. di acqua (in cui io ho messo un cucchiaio di sciroppo di sambuco)
20 gr di olio evo (può essere che con tutta farina tipo 2 possano servirne anche 25 gr)
70 gr di zucchero di canna integrale - (ViolaMirtillo consiglia in alternativa 60 gr di sciroppo di agave, io al momento l'ho terminato)
1 cucchiaio di polvere di scorza di arancia
1 cucchiaino di crema di dattero (ingrediente facoltativo - io l'ho ricevuto come dono da una socia della mia Banca Del Tempo che me lo ha donato dopo un viaggio in oriente)
1 pizzico di sale
Per farcire: se vi va di fare le brioches ripiene potete mettervi all'interno prima della cottura della marmellata o la crema che preferite.
Per spennellare la parte superiore: io ho usato lo sciroppo di sambuco, ma in alternativa vi sono i malti di riso/mais o lo sciroppo di agave che consiglierei di allungare con un poco di acqua.
 
 
In un recipiente capiente mettere il lievito e scioglierlo con l'acqua. Aggiungere la farina, lo zucchero, la polvere di arancia, il sale e la crema di dattero. Iniziare ad amalgamare ed aggiungere piano piano l'olio evo. Io in base alla consistenza della massa cerco di capire quanto olio possa servire, non si deve esagerare altrimenti oltre a rimanere fin troppo oleoso ne risentirà anche il gusto finale. Impastare su una spianatoia infarinata energicamente fino a che la massa risulta omogenea e malleabile. Rimettere il composto nel recipiente, coprirlo con uno strofinaccio e lasciarlo per 3 ore in un luogo caldo (ottimo il forno spento) o coprirlo con una coperta.
Passato il tempo della prima lievitazione stendere l'impasto con il mattarello e lasciarlo alto circa mezzo centimetro. Tagliare dei triangoli da arrotolare partendo dalla base larga.
Se si vogliono farcire con marmellata o creme varie si deve mettere un cucchiaino di crema nel centro della parte più larga prima di iniziare ad arrotolare le brioches.
Adagiare le brioches su di una teglia da forno e lasciarle lievitare per circa 7 ore.
Accendere il forno a 180° e cuocerle per 15-20 minuti, il tempo di cottura varia in base al vostro forno ed alla dimensione delle brioches.
Fare raffreddare su di una gratella e spennellare la parte superiore con quello che si vuole.
 
Buona colazione!!! :D
 
 
 
Le brioches di questa foto le ho fatte un po' più piccole e solo con farina tipo 2. Sono anch'esse molto buone. Le ho farcite al momento tagliandole per lungo tipo panino e spalmandovi un bello strato di marmellata di frutti di bosco ed abbinate con yogurt appena preparato arricchito di semi di lino.
 


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